1. Qual è la documentazione necessaria per ottenere un permesso di soggiorno in Albania?
La documentazione necessaria per ottenere il permesso di soggiorno albanese è indicata nel punto 10 della Decisione del Consiglio dei Ministri n. 439 del 4 agosto 2000, relativa all’“Ingresso, soggiorno e trattamento degli stranieri nella Repubblica d’Albania”.
Per ottenere un permesso di soggiorno in Albania sono necessari:
a. una richiesta scritta in cui sono specificati generalità del richiedente, motivo del soggiorno, indirizzo dell’alloggio e recapito telefonico in Albania;
b. il passaporto usato per l’ingresso legale in Albania; una copia delle pagine del passaporto contenenti le annotazioni ufficiali di interesse, timbrate da un notaio albanese. In particolare, occorre presentare: la prima pagina con le generalità e la foto del titolare del passaporto; la pagina con il visto d’ingresso in Albania, qualora si sia entrati in Albania con il visto; la pagina con il timbro della data d’ingresso in Albania;
c. il certificato del Casellario Giudiziario del Paese d’origine, oppure del Paese in cui l’interessato ha risieduto legalmente durante l’ultimo semestre. Il documento deve essere legalizzato presso le Rappresentanze albanesi in Italia (l’Ambasciata a Roma, ovvero le sedi consolari di Milano e Bari);
d. il contratto d’affitto dell’abitazione in Albania;
e. il certificato di nascita e il certificato dello stato di famiglia, tradotti e timbrati da un notaio albanese;
f. due foto (misura 3.5 x 4.5 cm) per ogni componente della famiglia;
g. garanzie finanziarie (una copia timbrata dal notaio dei documenti che attestano l’attività economica ovvero umanitaria svolta; la garanzia bancaria; il libretto di risparmio); h. l’attestato di un garante, o del datore di lavoro, che spieghi il motivo del soggiorno e l’attività svolta dall’interessato.
I documenti devono riportare una data non superiore a tre mesi dalla data della presentazione presso il Commissariato di Polizia locale. Il permesso di soggiorno si rilascia con validità annuale e può essere rinnovato per tre volte. Il cittadino straniero, dopo aver ottenuto due permessi annuali, può fare domanda per un permesso di soggiorno quinquennale e, successivamente, richiederne uno a tempo indeterminato.
Per informazioni più dettagliate relative all’ingresso e al soggiorno dei cittadini stranieri in Albania, si può consultare il sito del Ministero dell’Interno (le informazioni sono fornite in albanese ed inglese): http://www.moi.gov.al/anglisht/border/index.htm
2. Sono un/a cittadino/a italiano/a e intendo sposarmi con una/un cittadina/o albanese in Albania. Qual’è la procedura da seguire?
Il/la cittadino/a italiano/a stabilmente residente in Italia che intende sposarsi in Albania con una/un cittadina/o albanese, deve presentare personalmente richiesta di pubblicazioni di matrimonio presso il Comune italiano di residenza.
Al Comune italiano, l’interessato/a dovrà consegnare alcuni documenti, tra i quali vi sono sia certificati che devono essere richiesti e perfezionati in Italia, sia certificati relativi al/la nubendo/a cittadino/a albanese, che devono essere richiesti in Albania.
I certificati da richiedere in Italia per il/la nubendo/a cittadino/a italiano/a sono:
- certificato di nascita su modello internazionale (con indicazione dei nominativi dei genitori);
- certificato di cittadinanza, di residenza e di stato libero. Questi tre certificati possono essere sostituiti da un certificato unico, il cosiddetto “certificato cumulativo”.
Tutti i documenti italiani menzionati devono essere autenticati dalla Prefettura di residenza, tradotti e legalizzati presso le Rappresentanze albanesi in Italia (a seconda della residenza, l’interessato dovrà rivolgersi all’Ambasciata a Roma ovvero alle sedi consolari di Milano e Bari).
Altri documenti, relativi al/la nubendo/a albanese, devono invece essere richiesti e predisposti in Albania:
- l’atto di nascita del/la fidanzata/o albanese, tradotto in lingua italiana e timbrato da un notaio, legalizzato dal Ministero degli Affari Esteri albanese e presso la Rappresentanza italiana in Albania (a seconda della residenza del/la fidanzato/a, occorre rivolgersi all’Ambasciata a Tirana o alle sedi consolari di Valona o Scutari);
- la procura, redatta da un notaio, con la quale la/il fidanzata/o albanese dà il mandato a richiedere, per suo conto, le pubblicazioni di matrimonio. La procura (il cui modello è disponibile nella sezione MODULISTICA del sito) deve essere tradotta in lingua italiana, legalizzata dal Ministero degli Affari Esteri albanese e presso la Rappresentanza italiana in Albania di riferimento.
Ottenuto dal Comune italiano il certificato di eseguite pubblicazioni di matrimonio, il/la cittadino/a italiano/a deve presentarlo presso la Rappresentanza italiana in Albania di riferimento, la quale provvederà a rilasciare il “Nulla Osta”.
Tale “Nulla Osta” è necessario per contrarre matrimonio presso un Comune albanese.
3. Sono un cittadino albanese e sono stato espulso dall’Italia. Vorrei chiedere la revoca dell’espulsione: quali documenti devo presentare?
In base all’art. 13 comma 13 del Testo Unico sull’immigrazione n. 286/1998 e successive modificazioni, il cittadino straniero che sia stato colpito da decreto di espulsione può fare nuovamente ingresso in Italia chiedendo un’autorizzazione speciale al rientro in territorio nazionale in tre casi: a motivo di lavoro subordinato, ovvero di ricongiungimento familiare; oppure per decorrenza dei termini dell’espulsione. Ecco i documenti che occorre presentare presso la Rappresentanza italiana in Albania, per ognuno dei tre casi:
1. In caso di lavoro subordinato occorrono:
- il passaporto e la relativa fotocopia di tutte le pagine; - la copia del decreto di espulsione;
- la copia del contratto di lavoro registrato all’Ufficio Provinciale del Lavoro italiano;
- la copia di un documento di identità del datore di lavoro;
- una dichiarazione di garanzia in cui si dimostra la disponibilità dell’alloggio.
Tutti i documenti summenzionati devono essere presentati in tre copie.
2. In caso di ricongiungimento familiare sono necessari:
- il passaporto e la relativa fotocopia di tutte le pagine;
- la copia del decreto di espulsione;
- la copia del certificato di matrimonio tradotto in italiano;
- la copia di un documento del coniuge che risiede in Italia (permesso di soggiorno se straniero, la copia di un documento d’identità se il coniuge è cittadino italiano);
- una dichiarazione di garanzia in cui si dimostra la disponibilità dell’alloggio.
Tutti i documenti summenzionati vanno presentati in tre copie.
3. In caso di decorrenza del termine di espulsione, l’interessato deve produrre idonea documentazione comprovante l’assenza dal territorio degli Stati Schengen per il periodo previsto dal decreto di espulsione (5 anni; 10 anni; ovvero, se la motivazione è stata decisa per motivi giudiziari, il periodo stabilito dall’autorità giudiziaria). Esaminata la documentazione presentata e verificata l’identità del richiedente tramite l’autentica di firma, la Rappresentanza Diplomatica italiana provvede all’inoltro della richiesta di revoca al competente Ministero dell’Interno italiano. Anchè in questo caso, tutti i documenti summenzionati vanno presentati in tre copie.
4. Quali documenti devo presentare per chiedere la Dichiarazione di Valore “in loco”, con la relativa legalizzazione, per titoli di studio conseguiti in Albania?
Laurea, o Certificato di Specializzazione post - universitario:
* diploma di Laurea, od Attestato, in originale + Elenco Voti in originale;
* fotocopia conforme all’originale, sia del Diploma che dell’Elenco Voti: tradotta da un traduttore giurato e legalizzata al Ministero degli Affari Esteri Albanese;
* solo per coloro che hanno conseguito il titolo di studio presso l’Università degli Studi di Tirana, Politecnico di Tirana, od Accademia di Belle Arti di Tirana, serve inoltre una ricevuta di pagamento (tassa del Rettorato), che viene rilasciata dall’Ufficio Giuridico del Rettorato, o da una Banca autorizzata da questa struttura, per conto del Rettorato (N.B. Questa ricevuta non va tradotta, né notificata e neanche legalizzata al Ministero degli Affari Esteri Albanese).
Diploma di Maturità, o Pagella di Media Inferiore:
* Diploma di maturità, o Pagella di Media Inferiore in originale;
* fotocopia conforme all’originale: vidimata al Provveditorato agli Studi ed al Ministero della Pubblica Istruzione e della Scienza Albanese: tradotta e legalizzata al Ministero degli Affari Esteri Albanese;
Per corsi di studio da 1 (uno) a 3 (tre) anni di: infermeria, laboratorista dentario, o di altri tipi di corsi, a livello pre-universitario:
* L’originale del titolo di studio, assieme all’originale dell’elenco voti (se previsto dal tipo di corso)
* fotocopia conforme all’originale, sia del titolo di studio che dell’elenco voti (se previsto dal tipo di corso): tradotta e legalizzata al Ministero degli Affari Esteri Albanese;
5. Sono un/a cittadino/a italiano/a. Vorrei invitare un/a cittadino/a albanese in Italia, dove posso trovare la documentazione necessaria per la richiesta di invito?
La documentazione necessaria per la richiesta di un visto turistico è elencata in questo sito, alla sezione “visti”. Nella sezione “modulistica”, sono disponibili i formulari necessari, tra cui la “dichiarazione di ospitalità” che può essere compilata da parte di un/a cittadino/a italiano/a o albanese, legalmente soggiornante in Italia, per invitare in Italia un/a cittadino/a albanese. Si ricorda che alla “dichiarazione di ospitalità” va allegata copia di un documento d’identità firmato (per gli stranieri: permesso di soggiorno). La documentazione di supporto deve essere presentata dall’utente al momento della presentazione della richiesta di visto. Per favore, evitate di anticipare la documentazione via fax all’Ufficio Visti: questo non è necessario e anzi intasa il nostro fax, rallentando le comunicazioni.
6. Sono un/a cittadino/a albanese. Ho presentato domanda di visto; la mia richiesta non è stata accolta e ho ricevuto un provvedimento diniego. Vorrei avere spiegazioni in merito.
In base alla normativa in vigore in materia di immigrazione, il provvedimento di diniego emesso dalle Rappresentanze diplomatiche-consolari italiane nel mondo deve essere esplicitamente motivato solo quando si riferisce ad una richiesta di visto per lavoro / per ricongiungimento familiare / per studio universitario/ per cure mediche. In tutti gli altri casi (ad esempio turismo, invito, affari, studio, ecc.) il provvedimento di diniego non deve essere motivato (art. 4, comma 2 del T.U. 286/98 e successive modificazioni).
A fronte di un diniego per turismo, invito, affari, ecc., la legge prevede la possibilità per l’utente di presentare ricorso contro il provvedimento di diniego al T.A.R. del Lazio entro 60 giorni dalla notifica del provvedimento stesso. Il provvedimento di diniego non ha alcun effetto preclusivo per l’accoglimento di future richieste di visto, purché adeguatamente documentate. L’utente può presentare una nuova richiesta di visto, controllando attentamente il possesso della documentazione prevista dalla normativa e riportata sul nostro sito.
7. Sono un/a cittadino/a albanese. Vorrei fissare un appuntamento presso l’Ufficio Visti.
Per fissare un appuntamento, si prega di seguire il link prenota l'appuntamento.
Domande frequenti
2008-12-12

Maeci