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Missione archeologica italo-albanese nella Valle del Drino giunta alla conclusione

È ormai giunta alla conclusione la XVI campagna di ricerche archeologiche italo-albanesi nella valle del Drino, ricerche condotte dall’Università di Macerata, con la direzione di R. Perna e dall’Istituto Archeologico Albanese (IAT), con la direzione di S. Veseli e L. Perzhita. Alle ricerche hanno partecipato tecnici e studenti dell’Università di Macerata e di Tirana e si sono avvalse del contributo del MAECI e con esso della collaborazione dell’Ambasciata d’Italia a Tirana, del Consolato Generale di Valona e di quello onorario di Argirocastro

Quest’anno la missione congiunta ha concentrato le ricerche nella città ellenistica di Antigonea, dove sono stati indagati parte dell’agora della città, portando alla luce un nuovo importante edificio e si è avviato lo scavo di una importante abitazione, con l’obiettivo di chiarire le ultime fasi di vita dell’insediamento. Le ricerche hanno goduto anche del supporto di indagini geofisiche, condotte sia nell’agora, sia nell’area del presumibile teatro, finalizzate a comprendere le caratteristiche urbanistiche della città di Pirro e con esse a conoscere i suoi principali edifici pubblici.
Anche a Palokaster però un’intensa campagna di scavo ha consentito di rimettere in luce parti significative della fortificazione romana, fatta di baracche, strade ed edifici comuni, rimettendo in luce un complesso archeologico unico nel suo genere non solo in Albania le cui possibilità di inserimento all’intero dei circuiti turistici sono importanti.

Sono proseguite le ricerche anche ad Hadrianopolis dove le indagini geofisiche stanno consentendo di fare luce sull’organizzazione urbanistica della città, avendo permesso, forse, in particolare di individuare il suo porto di età romana sul Drino e le modalità attraverso le quali la città si riduce in età bizantina, quando assumerà il nome di Justinianoupolis.

Nel corso della missione si è però progettato anche il futuro di Antigonea e del sistema dei beni culturali della valle del Drino. I tecnici dell’Università di Macerata e, insieme ad essi, un gruppo di lavoro articolato che vede protagonista anche lo IAT, grazie alla fondamentale collaborazione del Comune di Argirocastro e della DRK di Argirocastro, hanno lavorato al Management Plan del Parco archeologico di Antigonea, progetto Commissionato e coordinato dalla Cooperazione allo Sviluppo Italiana che prevede investimenti significativi per realizzare infrastrutture per la fruizione nel Parco, e con esse un più efficace modello di governance.

Di particolare importanza gli incontri con gli stakeholders locali e con la comunità di “Asim Zeneli” oltre che i confronti con i tecnici della DRK e del Comune di Gjirokaster e dell’Istituto dei Monumenti di Cultura di Tirana per definire obiettivi e metodi degli interventi infrastrutturali.

Proprio in relazione a questa doppio obiettivo della missione italo-albanese, ricerca archeologica e sviluppo del territorio, è dunque significativo che la missione si sia conclusa con la concessione, voluta dal Sindaco, Flamur Golemi e alla presenza del vice ambasciatore, Alberto Petrangeli e del Console Onorario d’Italia, Teodor Bilushi, della cittadinanza onoraria di Argirocastro, al Prof. R. Perna che dal 2005 coordina la missione italiana impegnata nelle ricerche archeologiche nella valle del Drino. Si tratta di un riconoscimento che va a tutto il sistema italiano da anni coinvolto e che riconosce la specificità di un approccio originale alla ricerca archeologica che vede come fine ultimo l’interesse ed il senso di responsabilità nei confronti del territorio e che non si ferma dunque alla sola ricerca scientifica.

 

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